La deviazione

I peccati dell’ego, l’intransigenza dell’orgoglio e della superbia, sono le deviazioni mentali che ostacolano la comunicazione con la propria interiorità spirituale. Senza comunicazione, l’ego si rafforza e i nostri impulsi diventano azioni negative. Come fare a ritrovarci? Col perdono. Il perdono è un processo profondo che può aiutare a sbloccare l’impulso del cuore. È un atto di accettazione, comprensione e amore che può portare alla guarigione delle ferite emotive. È importante ricordare che il perdono non è necessariamente un atto religioso o una formula specifica, ma una convinzione interiore che parte dal cuore e si estende alla mente. Accettare la propria mancanza e cercare l’unione con gli altri può portare a una maggiore pace interiore e alla distruzione di contrasti negativi. È un processo che richiede forza interiore e un cambiamento nella prospettiva verso un approccio più spirituale.

L’arte di vivere

“Il Sé spirituale crea la Realtà, promuovendo la persona a esplorare con creatività e talento il percorso della sua vita. Le prove hanno uno scopo: ci mostrano le nostre mancanze! Il dolore precede la visione corretta di noi stessi”

Aggiustare il tiro

Falsità e aggressività non li comprendi negli altri se prima non li riconosci in te. Quando te ne sei fatta carico allora li vedi, ne comprendi le dinamiche e le superi. Chi si è adoperato tanto per fartelo capire, è perdonato. Tutto ha una ragione nella realtà

Sorvolare

In un microscopico secondo, la tua vita può cambiare nel modo che hai sperato, voluto fortemente e lottato per raggiungere.

Se tutto è arrivato, il senso a cui anelavi è tuo adesso…lo spirito in te esulta!!!

Costringi adesso la tua mente ha osservare la ritrovata serenità interiore come l’unico stato che ti è congeniale e ordina a tutti gli eventi errati e ai pensieri che ti hanno condotto fin qui a terminare il loro ruolo di attivatori di cambio di stato.

Non più campanelli di allarme nella tua interiorità…ma pace, serenità e gioia, ritrova il bambino in te

Viviamo per riconoscerci

Qualsiasi aspetto della tua esistenza, è la rappresentazione di te stessa, cambia soltanto la consapevolezza che hai di ciò. Ma proprio l’esperienza ti permetterà di riconoscere e inglobare questo nuovo aspetto, in te. Potrà non piacerti saperti in un certo modo, ma imparerai a rispecchiarti in esso e lo accoglierai negli altri. Imparerai ad avere compassione, prima di te stessa e poi degli altri. È tutto qui. Perché chiunque incontri nella tua vita e non lo riconosci nella tua compassione è soltanto un parte di te che ancora non hai scoperto

Amandomi

L’azione più difficile, eppure la più cercata è amarsi…quando amarsi vuol dire impedire al non amore di farti del male, impedire e anzi combattere. Ma non ti ami così tanto da difenderti così come faresti per una sorella, per una figlia. Renderti conto che non ti ami abbastanza è quasi impossibile, davanti alle difficoltà piuttosto ti pieghi e regredisci, sminuisci i fatti piuttosto ma non combatti per te stessa.

Quando …quando è iniziato il non amore? Perché?

Concedi attenuanti a chiunque ma non a te stessa. Non ne hai. Saresti stata poco intelligente, avresti avuto poca istruzione, nessuna informazione. Avevi tutto per capire. Eppure…

Strisce sottili i pensieri emotivi, così sfuggenti da non poter essere razionalizzati, si attorcigliavano e sparivano, dietro a congetture mentali che coprivano, giustificavano, appianavano…tutto per non restare sola con te stessa, con le tue paure.

Briciole di speranza, una piccola luce verso cui correre via e poi…la paura che sbarra la porta

La mente con i suoi pensieri pregni di paure limitanti, ti fa compagnia anche quando l’impegno della giornata ti distrae.

In tutto questo …dov’è il mio cuore?

Vivere attenti al presente

il presente

Tutto ciò che s’inserisce nella nostra vita, occorre per sviluppare una nuova consapevolezza ma per far si che ciò avvenga occorre la nostra attenzione al momento presente, affinché si comprenda l’esperienza e si cresca.

L’attenzione che dedichiamo a ciò che ci accade nel presente è spesso prevaricata da immagini di ricordo o da immagini a costruzione utopistica del futuro, di conseguenza quando vita ci porge un insegnamento, noi ricreiamo delle forme mentali ripetitive che ci condurranno, sempre, alle stesse conclusioni.

L’armonia del pensiero è solo quando lo sviluppiamo osservando l’atto in sé, ne riflettiamo l’azione nel presente, senza che le immagini che ne scaturiscono siano sovraccaricate di percezioni emotive di paura (e cioè derivanti da esperienze passate) o di desiderio (cioè a costruzione di esperienze future).

Staccarsi da tale atteggiamento mentale ed imparare a vivere il presente senza “strumentalizzare il futuro con il passato” è quello che possiamo fare per favorire noi stessi sin da subito.

Come mi pongo davanti a una scelta?

Non scelgo, osservo il mio presente e attendo che la realtà evolva, con mente aperta a tutte le possibilità, con serena quiete, poiché comprendo che la realtà non è divisa dalla mia anima ma ne è il suo specchio, ed è tanto più importante star sereni piuttosto che cercare soluzioni precarie e condizionate ai problemi.

Vivere nell’ adesso è ciò che ho imparato.